giovedì 10 marzo 2011

La quiete dopo la tempesta

Sono le 2:00 di notte e non riesco a dormire. Un po' perchè ho commesso lo stupidissimo errore di bere caffè a cena, un po' perchè la giornata da poco conclusa è stata quanto mai difficile da affrontare...ed ora mi sento svuotata, serena e tranquillizzata dopo una splendida serata in compagnia di due nuovi, meravigliosi, amici, ma al contempo esausta, travolta dalle troppe emozioni, arruffata e consunta come un' alga strapazzata dalle onde. Mi godo questo attimo di quiete dopo la tempesta, questo momento di silenzio perfetto, inframmezzato solo dal dolcissimo respiro dei miei uomini che dormono beatamente nella stanza accanto, uno uomo e l'altro bambino, ma non saprei dire esattamente chi dei due è l'uno e chi l'altro adesso che riposano così, entrambi puri, tenerissimi ed innocenti, cullati da questo amore che divampa in me e mi annienta. E' un amore totale, che consuma tutte le mie energie e al tempo stesso le innalza all'ennesima potenza, quell'amore che mi permette di affrontare intere giornate di pulizie, cucina, poppate e quant'altro, quell'amore e quella sollecitudine che mi fanno trascorrere almeno 18 ore su 24 in piedi, che mi riforniscono di adrenalina sufficiente a resistere pur saltando i pasti, che mi aiutano a ricacciare indietro le lacrime che fanno capolino ogni volta che, come oggi pomeriggio, sento di non farcela più. Sono esausta, devo ammetterlo, e il crollo fisico e psichico degli ultimi giorni ne è la prova lampante. Me ne accorgo dal mio colorito da zombie, dalla mia schiena più curva del solito, dal fatto che ancora mi sento male perchè oggi il piccolo ha rischiato di cadere dal seggiolone, dalla fastidiosa irritazione che provo se penso che in più di un mese ancora non sono riuscita a finire il golfino rosso che sto lavorando ai ferri per il mio bambino o che il cappottino che sto cucendo per lui è talmente oversize che forse riuscirò a metterglielo solo quando avrà quattro anni....Capisco che sto usando la riserva delle mie batterie perchè mi sto drogando di cioccolata e dolciumi, perchè mi aggrappo con speranza disperata all'illusione che una tazzina di caffè possa consentirmi di tirare a lucido qualche metro quadrato di casa in più ogni giorno, perchè ormai anche lavarmi i capelli è diventata un' azione da programmare con largo anticipo e da far entrare a forza, e con maestria, nel novero delle incombenze giornaliere...
Fra qualche ora di nuovo in piedi, di nuovo all' opera, pronta e scattante...Ma adesso mi godo questa quiete, questo istante tutto mio, la sensazione che in fondo posso farcela, la convinzione che prima o poi finirò il golfino rosso e che, presto o tardi, il mio cucciolo indosserà anche il suo cappottino...la speranza che, prima o poi, riuscirò di nuovo a leggere un libro, a lavare le fodere del divano, a preparare i miei deliziosi biscotti con le gocce di cioccolato, a vedere l'intera collezione dei film di Paolo Villaggio che custodisco tanto gelosamente, a guardarmi allo specchio per dirmi che, in fin dei conti, sono stata brava a capire che l'unico segreto per uscire indenni da simili tempeste è lasciarsi travolgere da esse abbandonandosi al loro impeto con coraggiosa rassegnazione, con la preziosa certezza che lo smarrimento dura solo un attimo....lunghissimo e terribile, ma pur sempre solo un attimo.

1 commento:

  1. Bellissima immagine di una serata di quelle che invitano alla riflessione :-)

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