venerdì 4 marzo 2011

8 mesi

Hai compiuto otto mesi proprio ieri, piccolo mio, ed ancora non riesco a capacitarmi che già tanto tempo sia trascorso da quel meraviglioso giorno in cui per la prima volta i nostri sguardi si sono incrociati. Ti osservo mentre dormi sereno, osservo le tue tenere manine paffutelle sulle quali, fra un ditino e l'altro, fanno capolino dei deliziosi buchetti, osservo la rotondità perfetta della tua testolina, le tue guance rosee...Ascolto il dolce ritmo del tuo respiro, beandomi del suo splendido profumo di latte...E mi chiedo se sono stata davvero io a farti, io, pasticciona e imbranata come non mai, io, con tutte le mie fobie, le mie fragilità e le mie insicurezze...Ma quel giorno, quel 3 Luglio del 2010, ho scoperto una parte di me della cui esistenza non ho mai avuto il minimo sospetto, la Romina impavida, coraggiosa, grintosa...quella che, a dispetto di quanto tutti immaginavano, ha saputo affrontare il travaglio ed il parto con vero piglio da guerriera e su quel lettino, con solo tre spinte, ti ha messo al mondo...
Se è stato doloroso? Ovviamente sì, ma è stata la sofferenza più dolce che io abbia mai provato, una sofferenza magica, pura, che mille altre volte affronterei per avere te...Non ho avuto paura nemmeno per un secondo, sapevo che anche gli attimi in cui il dolore si faceva più intenso erano solo attimi che mi separavano dalla gioia di poterti finalmente abbracciare...Tu, così desiderato, così amato ancor prima di nascere... Tu che sei e sarai sempre il mio successo più grande...Perchè a me non interessano affatto i commenti delusi di chi, visti i miei trascorsi di studentessa modello, si aspettava da me chissà quali riuscite professionali...Tutto impallidisce di fronte a te, mio piccolo capolavoro...I miei 10 in Latino e Greco, la mia Laurea in Lingue con il massimo dei voti, l'esame di Cambridge superato con una eccellente valutazione...Tutto questo non è niente, è lieve e inutile come il pulviscolo dorato che si vede sospeso in aria quando un raggio di sole entra dalla finestra...Tu, invece, piccolo mio, sei la mia vera conquista. In fondo al mio cuore io ti ho sempre voluto, anche quando, adolescente, avevo sogni e progetti diversi, ho sempre saputo di essere nata per far nascere te, per amarti, guidarti, prepararti la pappa, farti il solletico, cambiarti il pannolino, farti il bagnetto, cantare per te le canzoni dei cartoni animati, annusare estasiata la deliziosa puzzettina dei tuoi piedini dopo aver  avuto indosso i calzini per tante ore, insegnarti a fare la linguaccia, le pernacchie, ad imitare lo scalpiccio dei cavalli schioccando la lingua, sferruzzare per te un bel golfino rosso, cucire per te un cappottino di trapuntina... Tu mi hai dato la pace, hai guarito le mie ferite, quelle inferte da anni e anni di lutti e problemi familiari... Hai riempito la mia vita di un significato e di un valore che prima non aveva...Tu mi hai insegnato a sentirmi bella anche se ho un aspetto trasandato, anche se indosso una tuta macchiata di candeggina e le ciabatte, anche se non vado dal parrucchiere da un anno ed ho completamente rimosso il significato della parola make up...Io mi sento bella quando stringo te tra le mie braccia, io avverto la pienezza della mia vita quando mi perdo nei tuoi occhi curiosi e limpidi, io percepisco nettamente di aver raggiunto ogni mio obiettivo quando ascolto i tuoi gorgheggi e le tue risate...Ed in tutti i modi possibili ed immaginabili mi prenderò cura di te, lotterò per te, mi annienterò per te, perchè niente e nessuno vale quanto vali tu, amore mio, niente e nessuno è prezioso al mio cuore quanto la tua serenità, la tua salute, il tuo sorriso...
Sei il ritratto di tuo padre, vi assomigliate in maniera sorprendente, e vederti giocare con lui è come osservarti accanto alla proiezione di te stesso fra trent' anni...Insieme siete una miniera di diamanti purissimi, una brezza fresca e frizzante, un ruscello gorgogliante ed incontaminato... Di me hai solo gli occhi, grandi come due fanali, una caratteristica della mia famiglia...In quegli occhi mi specchio e ritrovo me stessa, la mia innocenza, il mio coraggio...ritrovo la forza di affrontare il mondo, di guardare al futuro con ottimismo, di sopportare e rielaborare quel magone che viene dal passato ed ogni tanto, approfittando di un momento di maggiore fragilità o stanchezza, torna a farsi sentire, con l'incedere fastidioso di un gelido rettile annidato nello stomaco...Ma tu, piccolo amore mio, sei la mia panacea, il rimedio miracoloso per ogni male, il mio riscatto, il mio traguardo, la stella polare che guida ogni mio passo. Fino ad otto mesi fa avevo un incubo ricorrente: sognavo di salire una lunghissima rampa di scale e, a metà cammino, inciampavo e precipitavo nel vuoto... Puntualmente mi svegliavo sobbalzando, terrorizzata e con una zavorra di piombo nel cuore. Da un po' di tempo la mia attività onirica non è più funestata da quell'immagine: ci sei tu nella mia vita e, saldamente aggrappata alle tue manine e ancorata al tuo cuore, so per certo che non precipiterò mai più.

Nessun commento:

Posta un commento